Cortona è un comune situato nel sud-est toscano all’interno della provincia di Arezzo e vicino al confine con l’Umbria. Fondata tra il VIII e il VII secolo a.C. fu un’importante lucumonia della dodecapoli etrusca. Un borgo ricco di storia in cui mi piace perdermi tra le stradine e le sue piazze. Proprio in una di queste, per la precisione in Piazza Luca Signorelli, situato nelle vecchie cantine di un palazzo del 1300 si trova un ristorante che adoro e che è diventata una tappa fissa delle mie trasferte toscane. Sto parlando della Taverna Pane e Vino.
Pensavi veramente che volessi parlarti delle bellezze di Cortona?!? Allora ancora non mi conosci così bene…
Taverna Pane e Vino è guidata da un grande oste, Arnaldo Rossi, e propone una cucina genuina e tradizionale con una grandissima attenzione alla qualità delle materie prime. L’ospitalità è semplice, ma cordiale e calorosa, insomma siamo di fronte a una vera trattoria toscana.
Potrei parlarti per ore della bella atmosfera che si respira, ma non voglio perdere altro tempo, quindi eccoti subito le fotografie dei piatti scattate nella mia visita in un’umida notte di inizio novembre.
Piatti semplici ma estremamente saporiti. L’uovo morbido era pura goduria, con il tartufo che spingeva ancor più su i sapori senza però sovrastare il resto. Veramente gustose anche le bruschette, in particolar modo quella con fagioli e aringhe. Però il mio piatto preferito sono stati gli gnocchi, molto leggeri e ben realizzati, che con il saporitissimo ragù di vitello, maiale e pollo mi hanno fatto veramente sentire a casa. Della nonna di Costanza intendo. Il semifreddo, accompagnato da un bicchiere di Vin Santo, è risultato perfetto per chiudere la cena, un dolce goloso e non stucchevole.
Ma il bello della Taverna Pane e Vino non è solo la sua proposta gastronomica e la cordialità di tutti i ragazzi di sala. Un ruolo molto importante lo gioca il vino. Infatti Arnaldo è un grandissimo appassionato e in tutti questi anni ha personalmente selezionato etichette con una grandissima attenzione ai piccoli vignaioli e ai vini naturali. Attualmente la sua carta (più che una carta sembra un’enciclopedia) conta circa un migliaio di etichette, con tante chicche e vecchie annate. In questi anni ho potuto bere in taverna vini come Barbacarlo 1994 e 2006, oppure la Ribolla Anfora di Gravner 2004. Tutto questo con ricarichi veramente onesti. Per bere come piace a noi si può partire dai 20,00 euro per il Leukò 2018 di ‘A Vita o dai 25,00 per il Sella dell’Acuto 2020 di… Del produttore te ne parlerò dopo. Ah, ovviamente è anche possibile procedere al calice (da 5,00 a 8,50 euro) pescando da un assortimento di etichette sempre diverse… Ma non è tutto! Infatti quegli stessi vini li potrai avere pure in brocca da 250 ml per bollicine, bianchi e rosati (da 10,00 a 13,00 euro) o in fiaschetta da 375 ml per i rossi (da 13,50 a 20,00 euro). Forte vero?
Per questa cena la scelta è ricaduta sul Les Lumachelles Poulsard 2021 di Domaine des Cavarodes. Un vino leggiadro ed estremamente elegante, pieno e coinvolgente, con un tannino fine che avvolge tutta la bocca. Un mix perfetto di frutti rossi non ancora nel pieno della maturazione, fiori appassiti, spezie e note affumicate che riportano alla mente l’odore del caminetto spento. Sensazioni che lasciano un lunghissimo ricordo dopo ogni sorso. Un vino rosso sicuramente autunnale che ben ha accompagnato tutta la cena.
Ora però voglio tornare indietro al produttore di quel Sella dell’Acuto. Questo perché il vignaiolo che produce quest’ etichetta è proprio Arnaldo. La sua smisurata passione per il liquido odoroso era talmente grande che girare per le cantine e selezionare i piccoli vignaioli per il suo ristorante non gli bastava più. Infatti dopo 17 anni di ristorazione decide di mettersi alla prova e iniziare a produrre vini. Tra le sue etichette le due che preferisco sono il Cibino, un bianco macerato che arriva da antiche viti maritate a base di Canaiolo Bianco, Trebbiano e Malvasia, e il Dodo, un Sangiovese 100% ricco ed elegante. Siccome sicuramente te ne parlerò in un prossimo S-BANCO D’ASSAGGIO, fai attenzione a non perderteli!
Bene, adesso non ti resta che una cosa da fare: prendere la macchina e andarlo a trovare a Cortona in taverna e in cantina. E ovviamente poi non scordarti di farmi sapere come è andata. Buon viaggio!
Taverna Pane e Vino
Piazza Luca Signorelli, 27
52044 Cortona (AR)
+39 0575 631010
Website
Piatti alla carta da 6,00 a 16,00 euro, i dolci 5,00/7,00
Vini naturali in carta: sì
Cagliaritano DOC classe 1984, Esperto Assaggiatore ONAV e consigliere per la delegazione cittadina della medesima, mi son avvicinato al mondo del vino circa una decina di anni fa, innamorandomi fin da subito del movimento “naturale” e in seguito anche delle fantastiche persone che lo popolano. Galeotto fu un seminario di degustazione in 4 serate tenuto a Cagliari da Sandro Sangiorgi, del quale, pur senza capirci a quel tempo una benemerita mazza, ancora ricordo, per filo e per segno, alcuni degli splendidi vini assaggiati. Mi colpirono per la loro istintività, di come allo stesso tempo riuscissero a essere imprevedibili e conviviali. Un sogno? Aprire una piccola enoteca con mescita. Dove? A Cagliari. E dove sennò.
Come si sta bene da Arnaldo!
Carta dei vini da Oscar.
Bevuto il Cibino 18′ settimana scorsa,vino dal sapore unico.
Ci vorrebbe una Taverna Panevino in ogni cittadina.
Il Cibino 2018 ce l’ho a casa😅 comunque concordo, più Taverna Pane e Vino per tuttiiii!!!