Casadonna con il ristorante Reale a Castel di Sangro è un luogo di meditazione e tranquillità. Sarà perché in passato era un monastero cinquecentesco, o perché è immerso tra boschi e vigneti, ma qui si respira un’aria diversa, si vive un’esperienza unica! Lo chef, Niko Romito, che nel tempo ha continuato a spingere su ricerca e sperimentazione in campo vegetale, attraverso intuizioni che non posso fare altro che definire geniali, riesce a elevare la stagionale materia prima, anche apparentemente meno pregiata, presentando costantemente, in un inesauribile flusso creativo, piatti di grande spessore e profondità. Il menù Degustazione Reale, in questo caso in versione invernale, è infatti proprio un viaggio nel mondo vegetale, scandito da consistenze indescrivibili e abbinamenti insoliti che lasciano senza parole, ma che prevede un paio di opzioni alternative come la trota e l’agnello. Al mio percorso ho inoltre aggiunto due piatti, l’anguilla e l’Assoluto di cipolle, parmigiano e zafferano tostato, un piatto iconico che non ho voluto farmi mancare. Accanto all’essenzialità e al rigore del design della sala, ho trovato un grande lavoro per quanto riguarda l’accoglienza, con ragazzi giovani, esemplarmente professionali, che sanno trasmettere calore e passione, facendoti sentire davvero al centro dell’esperienza. Dietro tutto questo c’è Cristiana Romito, la sorella dello chef, che orchestra magistralmente ogni gesto, ogni parola, ogni sorriso! Il sommelier Gianni Sinesi ha invece il compito, non semplice, di trovare un filo conduttore tra il calice e i piatti del periodo, ma può contare su un’importante carta vini, peculiare e contemporanea. Menzione speciale per il rosso che ha scelto per me, il “Rocce e Fiori” 2021, un Montepulciano d’Abruzzo selezionato per il suo progetto Impressioni.

L’ingresso

La sala

Una delle vigne che circondano il ristorante

Il menù

Cremant de Bourgogne Blanc de Noirs 2018 di Laurent Cognard

Infuso di cavolo nero. Decisamente potente in tutta la sua purezza

Foglia di broccolo e anice. Una semplice foglia, ma elegantissima, che mi ha sconvolto con la sua intensità. Wow!

Zuppa di patate. Un brodo, una crema, una polvere e una parte più croccante: diverse consistenze che mi hanno fatto pensare di aver finalmente scoperto il vero sapore di una patata di montagna

Pane. Grande lavoro viene fatto sui lievitati. A partire dalla scelta della farine, di solina, saragolla e perciasacchi

Rapa rossa, uva fragola e rucola. Avrei voluto non finisse mai! Grazie a una consistenza che mi ha ricordato la carne e uno splendido gioco tra dolcezza e acidità. Sarò ripetitiva, ma wow!

Trota, mandorla e alloro. Tra il cavolfiore gratinato e la trota ho scelto quest’ultima, un ingrediente che amo e che in questo caso mi ha stupito per texture e contrasto tra la sua dolcezza intrinseca e le note balsamiche e amaricanti dell’alloro

Assoluto di cipolle, parmigiano e zafferano tostato. Era il 2009 quando lo chef ideò questo piatto. E “Assoluto” è il termine che usò per identificare il liquido ottenuto unicamente dalle cipolle dalla stessa densità di un brodo, eppure realizzato senza l’aggiunta di acqua; una preparazione che in letteratura gastronomica ancora non esisteva, ma che oggi è diventata di uso comune e ne conserva il nome. Beh, la nitidezza del suo sapore mi ha emozionato

Lenticchie, nocciola e aglio. Il territorio, ma proposto in modo unico. Un piccolo capolavoro dalla profondità di sapori che non scorderò facilmente!

Pasta, verza, rafano e brodo. Un piatto che non ho capito! Pur apprezzandone la consistenza della pasta, molto al dente, ho trovato i sapori poco amalgamati tra di loro

Vino rosso “Rocce e Fiori” 2021 di Impressioni – Gianni Sinesi

Agnello, latte di pecora e cannella. Ebbene sì, l’agnello che sa di agnello oramai lo trovo solo in Abruzzo…

Spaghettone, cime di rapa e limone. Le cime di rapa nell’impasto contribuiscono ad elevarne il sapore rendendolo buonissimo

Scarola arrosto. Marinata in acqua di patate, stupisce grazie a una crosticina che ricorda quella delle patate al forno. Alla base c’è crema di scarola

Anguilla, limone, aglio arrostito e peperoncino. Adoro l’anguilla, e qui ne ho apprezzato il millimetrico rispetto del gusto, troppo spesso altrove coperto

Crespelle caramellate, crema e clementine. Crosticina esterna deliziosa, il risultato della sua unione con la crema e il succo dell’agrume fantastico!

Parrozzo e frutta. Un finale inaspettato, forse un po’ sotto tono che non mi ha fatto impazzire. Diciamo che mi sarei fermata alla crespella
Ristorante Reale
Contrada Piana Santa Liberata
67031 Castel di Sangro (AQ)
+39 0864 69382
website
Menù degustazione:
Degustazione Reale, 210,00 euro
Portate in aggiunta al menù: 30,00 euro
Abbinamento vini: 100,00 euro
Piatti alla carta da 30,00 a 70,00 euro
Vini naturali in carta: sì
Vivo a Trento dalla nascita e qui insegno chitarra classica. Affascinata dal bello e da tutte le forme d’arte che possano regalare emozioni, in primis dall’enogastronomia, da più di vent’anni viaggio alla scoperta di sapori in grado di stuzzicare il mio palato condividendo dal 2013 su Esteti del Gusto, principalmente attraverso alcuni scatti fotografici e il racconto delle sensazioni provate, quelle esperienze che nella mia testa riecheggiano in un modo talmente armonioso da sembrare musica.
Inoltre amo cucinare e lo faccio soprattutto per regalare momenti felici ai miei ospiti. Questo mi permette anche di non scordare i piatti che faceva mia mamma, mantenendo vivo il ricordo di quei profumi e di quei sapori.
I ricordi della nostra infanzia sono indelebili e quando ci capita di ritrovarli in un boccone o in un profumo, ci scappa la lacrimuccia!