Pochi giorni fa ti ho consigliato uno dei due locali che per me sanno di casa, personalmente quello che ritengo essere la miglior esperienza tradizionale “di terra” che un foresto può assaporare nel Tigullio e non solo.
Adesso, per chiudere il cerchio, voglio invece parlarti dell’altro, una diversa espressione, assolutamente autoctona, di questa piccola porzione di Liguria compresa tra Portofino e le Cinque terre. Quella che racconta il Mar Ligure e i suoi pescatori attraverso una piccola trattoria nascosta nel caruggio di Cavi Borgo, frazione marinara del comune di Lavagna, sorta nel 1962 nei locali che un tempo ospitavano un magazzino di reti: il Raieü della famiglia Dasso (e Bo).
La mia storia d’amore con lo storico locale tigullino è iniziata tardi, nel 2008, quando a un corso AIS ho conosciuto Emanuele, una delle menti più libere e indipendenti che abbia mai avuto il piacere d’incontrare, sia per quanto riguarda il vino che nella quotidianità. Un po’ come il mare, già che siamo in tema. Ragion per cui mi sono subito convinto che ne avrei adorato anche il ristorante e tutta la famiglia. E infatti è andata proprio così.
Visto che adesso sarai curioso di sapere cosa si mangia da Raieü, questi sono alcuni dei piatti che ho assaggiato in questi anni di assidua frequentazione. Ah, poiché le preparazioni cambiano di continuo seguendo il ritmo delle stagioni e la disponibilità del pescato, contrariamente al solito sotto ciascuna fotografia non troverai alcuna didascalia. Fattene una ragione.
Oltre a gestire la carta dei vini, Emanuele governa le due sale che compongono il ristorante, mentre suo fratello maggiore, Lorenzo, si occupa della cucina e del pescato, in gran parte reperito giornalmente con il suo piccolo peschereccio, il Motopesca Raieü II. Li sostiene a tutto tondo, anche ai fornelli, l’imprescindibile presenza della mamma, Carla, e delle zie, Anna e Patrizia, restituendo agli ospiti un dolce e trasecolante senso di accoglienza.
Evitando di fartela tanto lunga, siccome a scriverne mi è venuta fame, la cucina del Raieü non è altro che un avamposto resistente della tradizione marinara tigullina, ligure. Le ricette, mediterranee e assai genuine, sono quelle tramandate in famiglia, da generazioni e i sapori appartengono a una memoria gustativa, popolare e in qualche modo arcaica, che non deve assolutamente essere dimenticata, nata tra òmmi de mâ, ciànn-e e cuxìnn-e de mogê (per favore, evita di commentare il mio genovese).
Il risultato è un saporito spettacolo, talmente vivido e credibile da non aver bisogno di fotografi di grido, media strategist o robe del genere per essere raccontato, per arrivare al cuore degli avventori. Di certo qui non troverai salmoni, capesante, granchi reali e altre cose che vanno tanto di moda ai giorni nostri, ma piuttosto acciughe, volpini, moelli, saraghi, ricciole, razze, mostelle, granchietti di fondale, moscardini, triglie, pignolini… a seconda della generosità del Mar Ligure, insieme a quello siciliano, il più salato nel Mediterraneo.
I suoi frutti, valorizzati dalle sapienti e rispettose mani della famiglia Dasso, sempre in un’ottica di cruda sostenibilità e perciò spesso accoppiati con i prodotti dell’azienda agricola di Emanuele (ma quanto è buono il suo olio?!?), potrebbero avere avere su di te l’effetto del canto di una sirena. Dopo averli assaggiati, difficilmente riuscirai a rinunciarci, caro il mio novello Ulisse sempre alla ricerca di un po’ di pesce fresco. E se vuoi un consiglio da vero oracolo enogastronomico (che non sono), smettila di girovagare per mari che il tuo porto sicuro, la tua Itaca, da oggi si chiama Cavi Borgo.
Trattoria Raieü
Via Milite Ignoto,23
16033 Lavagna (GE)
+39 0185 390145
PS: giusto, mi stavo quasi dimenticando. In realtà la carta dei vini non ho idea da quante etichette sia composta… sicuramente più di un centinaio, sicuramente più di quelle che ci sono scritte. Ciò di cui invece sono certo è la correttezza dei ricarichi e la personalità della proposta, anche naturale. Infatti il mio consiglio è quello di affidarti a Emanuele e magari, se hai voglia di provare qualcosa di diverso, assaggiare i vini che lui stesso produce a Santa Giulia, poche centinaia di metri sopra il ristorante in località Sanaxi.
PPS: casualmente, qualche giorno fa mi è capitato di assaggiare i Raieü co-u tuccu fatti dalle donne della famiglia Dasso… Sì, lo so. Ti ho scaramellato il cxxxo sino a ora su quanto sia buono il pesce cucinato in questa trattoria, eppure adesso non posso fare altro che suggerirti di dare una forchettatta anche alle paste fatte in casa. Pansoti con la salsa di noci compresi.