Uno degli aspetti, enogastronomici ovviamente, che amo alla follia di Roma è l’inclusività della sua proposta culinaria tradizionale.
Difficilmente nella capitale ti capiterà di pagare uno squisito piatto di pasta più di dieci/quindici euro. Diversamente sappi che, salvo eccezioni dove i prezzi sono gonfiati da qualcos’altro (servizio, location…), stai spendendo più del dovuto senza che ce ne sia bisogno.
Poi mi diverte l’eterna, quanto la stessa città, discussione su quale sia per esempio la miglior carbonara, o addirittura la miglior trattoria. Trastulli dei quali, fortunatamente, non si verrà mai a capo… Mica i clienti possiedono i surreali, per non dire altro, poteri della 50 Best.
Beh, comunque se mi chiedessi qual’è la mia trattoria preferita di Roma, per quanto la parola “trattoria” in questo caso ai puristi del genere potrebbe anche far storcere il naso, in questo momento ti risponderei senza pensarci troppo che è la Trattoria Pennestri.

Aperta in zona Ostiense nel 2017 da Valeria Payero e Tommaso Pennestri, coppia professionale e nella vita formatasi all’Osteria dell’Ingegno dove si occupavano rispettivamente di sala e cucina, la Trattoria Pennestri illumina, dal martedì al lunedì, pranzi (venerdì/domenica) e cene di un quartiere in pieno rinnovamento, non solo enogatronomico, oramai già da qualche anno.

Queste sono le fotografie scattate una domenica sera di fine dicembre.

Trattoria Pennestri Roma Menù - Enoplane.com

Il menù

Appetizer

Baccalà mantecato con schiaccia fritta

Trattoria Pennestri Roma - Rigatoni alla Carbonara - Enoplane.com

Rigatoni alla Carbonara

Rigatoni all’Amatriciana

Trattoria Pennestri Roma - Animelle, cipolla, salvia e capocollo - Enoplane.com

Animelle, cipolla, salvia e capocollo

Ossobuco di vitello, zafferano, prezzemolo e patate

Tiramisù corretto

Trattoria Pennestri Roma - Mousse - Enoplane.com

Mousse di cioccolato e pane carasau, olio, sale e rosmarino

La cucina di Tommaso Pennestri non si ferma alle radici capitoline, esplorando lo Stivale con mano contemporanea, leggerezza e un pizzico di cretività, sempre partendo dalla qualità degli ingredienti, principalmente laziali, per oltrepassare vittoriosamente un traguardo goloso, mai stucchevole o particolarmente gravoso, con ciascuna delle proposte in carta, anche quelle più spinte offerte giornalmente come le animelle con cipolla, salvia e capocollo.

I primi della tradizione, davvero saporiti e assai centrati, quasi mi fanno rabbia – si fa per dire eh – per come vengono genericamente indicati nel menù, come a volergli sottrarre l’importanza che invece  meriterebbero. Il risultato è appunto un menù da una ventina di piatti capace, anche grazie a una definita sezione “vegetale”, di soddisfare, senza ripetersi nel tempo e trasmettendo in sala un chiaro senso di padronanza in cucina, i tanti palati di turisti e clienti affezionati che quotidianamente scelgono la trattoria per una pausa golosa al di fuori dei sempre più frenetici ritmi cittadini.

Aggiungono soddisfazione gli interni caldi seppur minimali, un servizio puntuale quanto affabile e una carta dei vini non enciclopedica, ma vestita di tutto punto: in grandissima parte naturale, dai ricarichi corretti per la scena cittadina (Bianco Uovo 2020 de La Villana a 26,00 euro), arricchita da una quindicina di etichette alla mescita (5,00/12,00 euro/calice), dalle birre artigianali di Ritual Lab e da un’ispirata selezione di liquori e distillati per chi non volesse più andare via. Me compreso.

 

Trattoria Pennestri
Via Giovanni da Empoli, 5
00154 Roma (RM)
+39 06 574 2418
www.trattoriapennestri.it

Piatti alla carta da 9,00 a 20,00 euro, i dolci 4,00/7,00

 

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