Marco Falco mentre lavora sorride. All’inizio pensavo lo facesse perché mi guardava mangiare siccome se una cosa mi piace si vede, cavolo se si vede. Quando succede infatti potrei battere il record di apnea di Gianluca Genoni. In seguito però ho capito che sorrideva per passione, quella che ci mette nel suo lavoro di cuoco.
Lui non mi conosce, eppure se mi trovo a passare in Langa, vado spesso a trovarlo.
Mi ispira grande simpatia e dal suo ristorante, situato nel centro di Cherasco e gestito assieme alla sua famiglia, l’osteria La Torre, finisco sempre per uscire saltellando.
È qui che sono diventato ghiotto di lumache (Che buone quelle alla parigina!) ed è sempre qui che ho scoperto la batsoà, il divin calzino; quando gli ho chiesto cos’era, con fare gentile mi ha risposto: “Sicuro di volerlo sapere? Se le spiego poi la prende sicuro…”.
Presa.

Batsoà e gambero rosso di Sanremo

Cipolla ripiena di Nostrale al forno e zucca

La Torre Cherasco Vitello tonnato

Vitello tonnato

Batsoà (2014)

Chiocciole alla parigina (mezza porzione)

La Torre Cherasco Brasato al Barolo

Brasato al Barolo (2014)

La Torre Cherasco Panna cotta

Panna cotta

La Torre Cherasco Torta di nocciole con zabaione al Moscato d'Asti

Torta di nocciole con zabaione al Moscato d’Asti

La cucina, d’impostazione prevalentemente tradizionale, annettendo qualche interessante proposta di pesce, varia secondo stagione e disponibilità del mercato. Marco, attraverso passione e  tecnica, sa esaltare la materia prima senza stravolgere le ricette, senza rischiare di intaccarne storia e veridicità gustativa.
Le paste fatte in casa, i secondi di carne e le lumache sono da urlo. E’ anche presente un fornito carrello dei formaggi e in stagione fanno capolino in carta funghi e tartufo bianco d’Alba.
I dolci poi meritano un pensiero a parte: panna cotta e torta di nocciole con zabaione al Moscato d’Asti sono talmente buoni che me li sogno la notte, oramai da anni.
Assolutamente non trascurabile considero il fatto che dopo ciascuna visita, per quanto e per come ho mangiato, pensi che avrei dovuto spendere di più.

La carta dei vini conta più di 300 referenze di cui più di 150 Barolo, 50 Barbaresco e 80 magnum di varia tipologia. Le referenze naturali sono in minoranza, ma pescando in Langa e Roero ci si passa sopra quasi senza accorgersene. Ci si diverte a partire dai 14,00 euro del Langhe Favorita DOC “Servaj” 2019 di Deltetto.

Il locale dispone di due sale interne e un piccolo dehors ben riparato dalla circolazione cittadina. Il servizio, giovane e spigliato, accompagna egregiamente per tutta la durata del pasto.

Sul vecchio sito internet de La Torre i Falco esprimevano l’intento di “far sentire il cliente come a casa”. Ora che il sito è stato rinnovato l’intento è sparito, ma nulla è cambiato: con me ci riescono sempre.
A presto Marco.

 

Osteria La Torre
Via dell’Ospedale, 22
12062 Cherasco (CN)
+39 0172 488 458
www.osterialatorre-cherasco.it

Menu degustazione “La Torre” 50,00 euro
Piatti alla carta da 10,00 a 16,00 euro, i dolci 7,00

 

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