La S.P. 130 che Grinzane Cavour porta a Sinio segna il confine tra ciò che è Barolo e ciò che non è.
Se da un lato della provinciale si magnificano territori cantando produttori leggendari e vini conosciuti, il torrente Talloria separa la realtà reputata da quella sconosciuta, enologicamente cancellata, possibile. I noccioleti ricoprono ancora buona parte delle dolci colline che delimitano Sinio, Montelupo Albese fino al confine con Diano d’Alba, più avanti. È un paesaggio agricolo bellissimo, vario e dignitoso in cui la vite e le vigne spuntano sporadicamente, distante 2 corsie dai Cru di Serralunga.
Chiacchiere di paese riferiscono che la decisione riguardante i limiti territoriali della DOC sia avvenuta confusamente: una riunione a cui certi hanno partecipato, altri no.
Mentre Alessandro Salvano, il vigneron, rappresenta la giovane nevrosi enologica di Montelupo Albese, Drink Wines Not Labels, il suo progetto, ne delinea il ritrovato equilibrio, la rivendicazione orgogliosa, polemica e naturale di un territorio identico a quello blasonato, ma OUTSIDE, riprendendo il nome della sua etichetta più importante. Un Barolo che non è.
DWNL nasce nel 2019 e vive tuttora una fase di crescita positiva, frenetica. La capacità organizzativa di Alessandro è impressionante, ammiro questa sua concretezza che potrebbe passare erroneamente per sbruffonaggine.
Il ragazzo mescola tradizione langarola e Borgogna, assaggia la vecchia scuola e quella nuova, è un ottimo degustatore, fortunato da questo punto di vista nel potere vantare un dock di sorsi vissuti variegato e di altissimo livello.
La sua filosofia produttiva abbraccia in toto la Borgogna new-school: tutte le fermentazioni avvengono a grappolo intero, senza esclusioni. Quando obietto che con la carbonica si può “trassare” sulla maturità dell’uva, giocare al rialzo con le acidità, mi ricorda che il raspo non adulto espelle note verdi al vino, accentuandone l’amarezza a discapito della sapidità. A conferma di ciò, le annate ’23 in vasca non stupiscono per eccessiva acidità, quanto per frutto e spunto salino.
I vini di Drink Wines Not Labels, Chardonnay, Dolcetto, Pinot Nero e Nebbiolo vengono vinificati in purezza e affinano esclusivamente in acciaio, ad eccezione di Outside e ovviamente del Barolo Lazzarito 2017, “one-shot” ottenuto da uve di négoce e vinificato a 4 mani con Alberto Alessandria della cantina Crissante Alessandria. Gli affinamenti in questo caso avvengono in legno grande.
Riguardo alla conformazione del territorio di Montelupo Albese, ci troviamo in una situazione analoga a quella di Serralunga. Ci sono bellissimi strati di Marna Blu, visibili a occhio nudo nella zona in cui nei progetti di Alessandro sorgerà la nuova cantina di DWNL.
Gli assaggi sono partiti dalle vasche, con i 2023 che finivano o si apprestavano a finire le malolattiche.
Come in occasione della grigliata (potente!) a casa mia, a cui Alessandro ha partecipato, mi ha stupito il Dolcetto: la carbonica ne esalta il frutto senza nasconderne la razza e il tannino, tanto da indicare a mio modestissimo parere una interpretazione interessante e nuova per un’uva che spesso non riesce a raccogliere quanto meriterebbe.
Lo Chardonnay 2023 in vasca è promettente, profuma di tè, ananas, mentre il vino Orange, che orange non è, perché ottenuto dalla pigiatura del pied de cuve dalla vasca dello Chardonnay, esperimento For Friends Only è intrigante già ora: quella punta di Moscato gli dona toni aranciati, una bocca agile e salina.
Il successivo pranzo al Petti’t Bistrot di Barolo ha messo in luce un bellissimo Nebbiolo, pulito, lungo, carbonico, dal sorso snello e godereccio in cui canfora e goudron si rincorrono, mentre il Pinot Nero 2022 e soprattutto il 2023, spigliato e profondo già in cisterna, sembrerebbero chiedere legno: è una possibilità con cui Alessandro deve e vuole confrontarsi, budget permettendo.
I tempi stretti non ci permettono di approfondire il discorso sui Nebbioli di punta che porto a casa e tratterò in un prossimo S-BANCO D’ASSAGGIO!
Quella proposta da DWNL è una Langa di rottura, a partire dalla rivendicazione di un territorio non considerato, passando per le etichette, tutte volutamente bianche, a volerne minimizzare l’importanza e ciononostante stilosissime, fino alla scelta delle vinificazioni.
Che questo progetto viva di un certo hype è pacifico, così come pacifica è la possibilità che possa farti storcere il naso se appartieni alla schiera dei puristi.
Come può e vuole tenere conto della tradizione un giovane che interpreta un territorio distante un gard-rail dalla tradizione stessa?
I risultati (e i prezzi) attuali, il potenziale di miglioramento per l’etichetta legato anche alle connessioni con altri vigneron e alle uscite “one-shot”, i nuovi spazi per l’affinamento, l’interesse per altri contenitori, e il progetto della cantina di Montelupo, rendono la risposta al quesito di cui sopra banale, irrilevante. E Alessandro questo lo sa bene.
La sua meticolosità imprenditoriale fa bene alle nuove idee e ai vini che trovo innovativi e intriganti, forti di un combustibile non comune: la volontà di consacrare tramite DWNL un territorio che non è.
Drink Wines Not Labels – Alessandro Salvano
Via Mortizzo, 103
12050 Montelupo Albese (CN)
+39 334 700 6517
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Nato ad Aosta nel Marzo del 1977, passo l’infanzia in skate. Poi snowboard, mountain-bike, trail… Musica, sempre, viaggi e contaminazione pure. Nel 2006 una Coulée de Serrant fa nascere in me l’amore per il Vino. Mi informo, assaggio, esploro, leggo e scrivo. Studio! Con ahimè pochissime occasioni di scambio e come sempre, senza indossare divise. Dal 2019 vendo la mia idea di Vino in Valle d’Aosta. Ma in fondo l’ho sempre fatto: raccontandolo agli amici, annoiando Francesca mia moglie, facendo scappare i miei figli, Bianca e Dante! Proprio la condivisione insieme alla natura del gusto, sono i cardini del mio approccio. Che è essenzialmente musicale, non necessariamente tecnico. Sicuramente emozionale e positivo. In una parola: hardcore!
Vorrei provare uno o due cartoni di vino Dolcetto e Pinot Nero. Mi faccia sapere come. Grazie
Può trovare i Vini di Alessandro sui siti on-line, o in enoteche referenziate. Grazie a lei!