Il nostro viaggio a Parigi è ormai giunto al suo terzo capitolo, probabilmente quello più faticoso dal punto di vista fisico siccome abbiamo girato parecchio con l’obbiettivo di visitare più posti possibili… Però non voglio spoilerarti niente, quindi non ti resta che seguirci in questa lunga giornata.
Dopo il classico croissant au beurre e un espresso nella boulangerie davanti all’albergo ci siamo mossi per andare a visitare il Museo del Louvre. Sapendo che il meteo non sarebbe stato dalla nostra parte, avevamo già fatto i biglietti online per saltare un po’ di fila.
Nell’immenso complesso museale ci siamo quindi dedicati prima ai dipinti italiani, approfittando delle poche persone per ammirare una delle opere più famose nel mondo, la Monna Lisa di Leonardo da Vinci.
Successivamente abbiamo continuato a girovagare con il fine di apprezzare alcune delle opere più importanti: anche perché per vedere tutto, sai benissimo, ci vorrebbero diversi giorni.
Concluso il giro all’interno del museo siamo andati a mangiare qualcosa ai mercatini di natale nei vicinissimi Jardin des Tuileries. Qui abbiamo deciso di placare il nostro appetito con una sostanziosa tartiflette, un piatto tradizionale dell’alta Savoia composto da formaggio Reblochon, patate, cipolla e pancetta. Non proprio un pasto salutare e leggero, ma veramente molto buono. Poi avevamo bisogno di energie perché ci aspettava un pomeriggio davvero molto intenso.
Finito il pranzo ci siamo subito recati verso la fermata della metro più vicina per spostarci in uno dei quartieri più conosciuti di Parigi, Montmartre. Qui abbiamo visto la Basilique du Sacre-Cœur, girato tra gli artisti nella Place du Tertre e infine, dopo una bella passeggiata, passati davanti al pittoresco Moulin Rouge.
Il pomeriggio però non si è concluso così, infatti il nostro obbiettivo era quello di salire sulla Tour Eiffel per goderci uno splendido tramonto su Parigi. Ahimè non ce l’abbiamo fatta a causa della lunga coda per i biglietti che ci ha fatto perdere molto tempo… Ma la vista notturna dalla cima è stata comunque molto suggestiva.
Nonostante la stanchezza non ci siamo fatti mancare una passeggiata sugli Champs-Élysées fino ad arrivare all’Arc du Triomphe…
… e finalmente è arrivata l’ora di cena, perciò abbiamo deciso di tornare ne pressi del nostro albergo. Devi sapere che il lunedì a Parigi molti ristoranti sono chiusi quindi ci siamo affidati nuovamente alla fidatissima Raisin per trovare un posticino interessante e soprattutto aperto. Alla fine la nostra scelta è caduta su Kokoro.
Kokoro è un piccolissimo ristorante aperto a Parigi in Rue des Boulangers nel 2013 da una coppia franco-giapponese, Frédéric e Sakura. Propone una cucina tradizionale ma rivisitata, con grande attenzione per la materie prima e per la sua stagionalità. Questi sono i piatti che ho assaggiato quella sera.
Il locale, come ti ho già anticipato, è molto piccolo. Al piano terra sono presenti solo qualche tavolino e una minuscola cucina a vista. Pertanto ci hanno fatto accomodare in una sala soppalcata molto intima dove cui si trovano un’altra manciata di posti a sedere. L’accoglienza è stata cortese e calorosa, ci hanno fatto subito sentire a nostro agio, una cosa non proprio scontata per due italiani nella capitale francese.
Ottima e saporita la galantina, soprattutto quando aggiungevo un po’ di mostarda: una vera esplosione di sapori. Piccione idem, cottura magistrale (lo avevo chiesto rosé) e veramente prelibato, probabilmente tra i più buoni che abbia mai mangiato. Anche il dolce non mi è dispiaciuto, ma è il piatto che tra gusto e consistenza mi ha entusiasmato meno.
Nella carta di Kokoro si può trovare solo vino francese con una vasta selezione di etichette naturali. Abbiamo optato per un blend di Syrah (80%) e Cinsault direttamente dalla Provenza. Un vino leggero e succoso, molto beverino, ma per niente banale. Dopo una lunga giornata faticosa era proprio ciò di cui avevamo bisogno. Insomma, un’ottima scelta, loro e nostra.
Terminata la cena, stremati ma satolli, ovviamente siamo tornati direttamente in albergo per riposare un po’.
E tu sei pronto per la nostra ultima giornata a Parigi? A breve su questi schermi… Promesso!
Kokoro
Rue des Boulangers, 36
75005 Parigi (FR)
+33 144 07 1329
www.restaurantkokoro.fr
Piatti alla carta da 5,50 a 46,00 euro, i dolci 9,00/11,00
Vini naturali in carta: sì, francesi
Cagliaritano DOC classe 1984, Esperto Assaggiatore ONAV e consigliere per la delegazione cittadina della medesima, mi son avvicinato al mondo del vino circa una decina di anni fa, innamorandomi fin da subito del movimento “naturale” e in seguito anche delle fantastiche persone che lo popolano. Galeotto fu un seminario di degustazione in 4 serate tenuto a Cagliari da Sandro Sangiorgi, del quale, pur senza capirci a quel tempo una benemerita mazza, ancora ricordo, per filo e per segno, alcuni degli splendidi vini assaggiati. Mi colpirono per la loro istintività, di come allo stesso tempo riuscissero a essere imprevedibili e conviviali. Un sogno? Aprire una piccola enoteca con mescita. Dove? A Cagliari. E dove sennò.