A partire da oggi sarò ben lieto di raccontarti le tappe enogastronomiche, e non solo, del mio ultimo viaggio nella capitale francese siccome, poco prima della fine del 2022, vi ho passato quattro splendidi giorni insieme alla mia compagna in cui abbiamo concentrato molte visite turistiche, ma soprattutto tanto cibo e vino. Ovviamente naturale.
Ti accompagnerò in tutti i locali, ristorantibistrot… in cui sono stato raccontandoti dove mi sono trovato bene, ma anche quelli che non mi hanno convinto.
Dai, dopo questa breve e spero non troppo noiosa introduzione partiamo insieme per questo viaggio a Parigi.

Del primo giorno non c’è tanto da raccontare. Questo perché, dopo un fugace e insulso pranzo all’aeroporto di Cagliari, siamo arrivati in Francia nel tardo pomeriggio. Ad accoglierci c’era un freddo assurdo, soprattutto se pensi che in Sardegna si toccavano ancora i 15°C. Inoltre, arrivati a Parigi in serata a causa di un traffico clamoroso, ci siamo subito diretti a fare il check-in in albergo e, visto il poco tempo a disposizione, abbiamo deciso di cenare nelle vicinanze.

Come punto d’appoggio per la notte la scelta è ricaduta sul Quartiere Latino nel 5° arrondissment perché da molti definito come una zona giovanile e ricca di locali. Quindi, armati della fidata app Raisin, siamo andati alla ricerca di qualche ristorante non troppo distante, trovando senza troppa fatica ciò che faceva per noi: Le Bel Ordinaire Rive Gauche.

Bancone con cucina sulla vista

Le Bel Ordinaire Rive Gauche è un ristorante di cucina tipica francese nato nel 2016. Solo dopo il mio rientro in Italia ho scoperto essere un progetto nato dall’idea dell’imprenditore Cyrille Rossetto e del compianto Sebastien Demorand, giornalista gastronomico nonché giudice dell’edizione francese di Masterchef.

Il locale è molto bello, mi ha subito colpito il grande bancone rivestito in legno sul quale è possibile mangiare con vista sulla cucina. Oltre alla sala interna è possibile pranzare, o cenare, anche all’esterno nella terrazza riscaldata (la chiamano così…) che si affaccia sulla strada.

L’accoglienza dei ragazzi di sala è stata calorosa e ci hanno messo subito a nostro agio. Non appena hanno capito che eravamo italiani ci hanno chiesto, ovviamente in tono scherzoso, se volevamo paragonare i loro gnocchi con i nostri.

La proposta liquida è composta da soli vini naturali francesi divisi per regione. Mi sono reso conto subito che i prezzi erano più alti rispetto a gran parte dell’Italia (ma ci sta, siamo a Parigi, mica a…) con le bottiglie che partivano dai 36,00 €.

Tartare de be boeuf, anchois, thon sechè, noisettes

Diario enogastronomico delle mie giornate parigine #1: Le Bel Ordinaire Rive Gauche - Enoplane.com - Quasi d'agneau

Quasi d’agneau, legumes comme an tagine, semoule frit

Trio de fromages

Io ho iniziato la cena con la tartare e devo dire che era veramente ottima; il condimento, nonostante fosse molto saporito, non sovrastava la carne e la nocciola tostata chiudeva il piatto con il suo inconfondibile aroma.
Anche l’agnello mi ha stupito in positivo. Quando è arrivato al tavolo il profumo delle spezie era davvero intenso, mentre in bocca i sapori risultavano bilanciati perfettamente. Devo dire che mi è piaciuto tantissimo, saporito e cotto alla perfezione.
Non essendo amante dei dolci, e avendo finito da poco il corso da assaggiatore, per terminare il pasto ho scelto un tris di formaggi francesi: un Brillat Savarin, un Camembert e un non meglio specificato formaggio delle Alpi. I primi due erano veramente notevoli mentre il terzo aveva dei bei profumi intensi, ma al momento dell’assaggio il sapore non era così deciso come mi sarei aspettato.
Ah, alla fine gli gnocchi, ordinati dalla mia compagna, erano veramente ben fatti. Bravi.

Per accompagnare la cena abbiamo scelto una bottiglia di Pinot Gris di Domaine Clé de Sol (48 €). Un Pinot Grigio alsaziano macerato, fresco e dalla buona beva nonostante un discreto corpo. Il finale amaricante lo rendeva ancora più interessante. Devo dire che siamo rimasti molto soddisfatti della nostra scelta nonostante non conoscessimo questo vino e ancor meno questa cantina. Però durante questo piccolo viaggio ci siamo lasciati guidare dall’istinto e abbiamo bevuto quasi esclusivamente bottiglie francesi a noi sconosciute.

Diario enogastronomico delle mie giornate parigine #1: Le Bel Ordinaire Rive Gauche - Enoplane.com - Vino naturale

Pinot Gris 2020 di Domaine Clé de Sol

Passiamo invece alle note dolenti. Le Bel Ordinaire Rive Gauche, con il passare del tempo, si è riempito, tanto, diventando un po’ caotico mentre la cucina a vista lasciava uscire qualche odore di troppo. Tutto ciò però non ha minimamente rovinato la nostra prima esperienza enogastronomica parigina.

Terminata la cena abbiamo deciso di fare una piccola passeggiata nel Quartiere Latino. Hanno ragione quando dicono che è una zona ricca di vita notturna e locali, infatti c’erano veramente tantissimi giovani in giro. Arrivati fino al Pantheon, visto il grande freddo abbiamo però deciso di tornare in albergo a scaldarci per prepararci al meglio a un’intensa seconda giornata.

Diario enogastronomico delle mie giornate parigine #1: Le Bel Ordinaire Rive Gauche - Enoplane.com - Pantheon

Pantheon

E tu? Sei Pronto per il secondo giorno del mio viaggio a Parigi? Appuntamento al prossimo post!

 

Le Bel Ordinaire Rive Gauche
5 Rue de Bazeilles
75005 Paris (FR)
+33 9 81 11 72 78
www.lebelordinaire.com

 

Piatti alla carta da 7,00 a 29,00 euro, i dolci 8,00/9,00

Vini naturali in carta: sì

 

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