Dell’esistenza del Coxinendi, il ristorante aperto a Sanluri nel 2019 da Davide Atzeni, vincitore del premio Mesa 2022 per il Miglior chef emergente di Sardegna, devo ammetterlo, non avevo idea.
E infatti, il giorno prima del rientro in Liguria, documentandomi per un ultimo pranzo sulla strada che da Cagliari ci avrebbe portato a Olbia a prendere il traghetto, nonostante avessi visto che la Rossa gli attribuiva un Bib Gourmand, riconoscimento che difficilmente mi ha deluso, descrivendolo con queste parole “Coxinendi (“cucinando” in sardo) è il locale di un talentuoso chef con importanti esperienze alle spalle – Davide Atzeni – che qui riesce a far rivivere la più autentica espressione di cucina sarda, ancestrale e primitiva“, non sapevo proprio cosa aspettarmi. Fosse stato tutto vero, se mi conosci un po’, sai che difficilmente avrei potuto chiedere di più. Forse solo qualche etichetta naturale in carta.
Siccome quindi il tempo a mia disposizione non era molto e da The Fork sembrava ci fosse ancora posto, in due click avevo già riservato, senza ulteriori “indagini”, un tavolo per due.
Sanluri, piccolo comune del Sud Sardegna dalla marcata storia medievale, è piuttosto famoso, anche fuori dall’isola dei nuraghi, per l’omonima battaglia e per la sua rievocazione in costume che si tiene a cavallo tra giugno e luglio, ogni due anni: Sa Battalla de Seddori (La Battaglia di Sanluri). In quei giorni tutta la cittadina torna indietro nel tempo, praticamente trasformandosi in un set cinematografico, con sfilate, concerti, convegni, approfondimenti, rappresentazioni teatrali… Addirittura i ristoranti servono un menù “medievale” studiato per l’occasione.
E secondo te a quando risale la mia visita al Coxinendi di Sanluri? A sabato 29 giugno, giusto poche ore prima dell’inizio delle “ostilità”.
Ignari di cosa sarebbe accaduto da lì a poco in paese, in anticipo di una trentina di minuti sull’orario indicato alla prenotazione e decisamente perplessi per l’inaspettato incrocio con sporadici abitanti che già indossavano mantelli, chaperon e indumenti simili, abbiamo varcato la soglia del ristorante.
Ecco, adesso immagina la mia faccia quando ci è stato candidamente presentato come unico menù quello da 2 portate, più un dolce, dedicato alla rievocazione.
Come avrai capito da queste fotografie però, dopo aver timidamente ammesso la nostra ignoranza circa l’imminente manifestazione, ci è stato concesso di ordinare dalla carta alcuni piatti, permettendoci di gustare una cucina creativa che con mano raffinata, interpretando una splendida materia prima isolana, di mare e di terra, a partire dalla tradizione sarda, suona compiuta e ispirata.
Il saporito equilibrio del muggine, ma anche la fresca rotondità della ricotta di ceci, la fattura delle paste ripiene e il divertente spirito dei dessert (solo la sfera per i miei gusti è risultata appena troppo dolce), di concerto con la gentilezza del luogo e del personale, contribuisce alla costruzione di un pranzo gioioso e appassionante, dove i piatti, spesso serviti direttamente dallo chef, si susseguono, centrati e senza passi falsi, al giusto ritmo.
Ti stai chiedendo quale livello di soddisfazione può essere raggiunto scegliendo il degustazione da 6 antipasti in condivisione, un primo, un secondo e un dolce? Beh, lo sai che qui su Enoplane.com non lasciamo nulla al caso: Endriu ha provato il menù esattamente il sabato successivo al mio per raccontarmene in accezione davvero positiva. Col sennò di poi, sarebbe stato anche interessante provare i piatti pensati da Davide Atzeni per i giorni della “battaglia”
La carta dei vini è piuttosto minimale, non conta più di una ventina di etichette, quasi tutte sarde e presenta giusto un paio di scelte naturali. Ma sono sicuro che col tempo crescerà. Noi ci siamo accompagnati con il Karamare 2021 di Roberto Pusole, l’interessante Cannonau Bianco di cui sempre Endriu ti ha raccontato qui, servito al tavolo per 35,00 euro. Di certo un bianco sardo da provare assolutamente.
E il Coxinendi quindi? Di certo un ristorante sardo da provare assolutamente.
Coxinendi
Via Sant’ Antioco, 1
09025 Sanluri (SU)
+39 392 286 9733
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Menù degustazione, 60,00 euro
Piatti alla carta da 15,00 a 20,00 euro
Vini naturali in carta: giusto un paio di etichette
Nato a Genova non troppi anni fa (più o meno), passo l’adolescenza a chiedermi perché abbia sempre preferito un raviolo cotto sulla stufa a un’exogino, o ancora cosa mi avesse spinto, ancora infante, a scolarmi tutti i fondi di Moscato d’Asti lasciati incustoditi dagli adulti, dopo il brindisi di capodanno, incappando nella mia prima ciucca. Intanto, diventato prima Sommelier Professionista AIS e poi Assaggiatore ONAF, dopo svariate esperienze nel mondo della ristorazione, tra cui il servizio dei vini al ristorante “La Terrazza” del Belmond Hotel Splendido a Portofino, dall’ottobre del 2016 sono entrato a far parte dell’Elenco regionale degli Esperti Degustatori dei Vini D.O.C. presso la Camera di Commercio di Genova per poi bla bla bla… Perdonami, mi sto annoiando da solo. Beh, ti prego di mantenere il segreto, ma sappi che ancora oggi, nonostante sospetti sia colpa degli uomini della mia famiglia, del nonno paterno, commerciante di vino in giro per il nord Italia, di quello materno, agricoltore, combattente e scrittore, e di mio padre, agronomo mancato con il tocco per la fotografia, continuo a chiedermelo qui su Enoplane.com.