Insieme allo Jura, il nostro appuntamento fisso degli ultimi anni è con la vicina Borgogna. Considerando che è solo a un’oretta di macchina, sarebbe un peccato non approfittarne.
Per questo motivo stiamo per elencarti alcuni posti dove è possibile bere e mangiare bene con un ottimo rapporto qualità/prezzo nel dipartimento della celeberrima Côte d’Or, più precisamente nella città di Beaune. Non ci credi, eh? Benissimo, allora è tempo per una nuova guida!
La nostra prima visita qui è stata una vera toccata e fuga, mentre scendevamo dallo Champagne in direzione Valle del Rodano. La tabella di marcia prevedeva di fermarci a pranzo qui nella capitale enoica della Borgogna giusto per farci un’idea. C’era stato tempo anche per fare due passi nelle
graziose stradine selciate del centro storico tra casette tipiche dalle persiane grigio chiaro, qualcuna a graticcio, bei palazzi eleganti e tetti scuri ricoperti di muschio; dopodiché avevamo proseguito in macchina verso sud lungo le stradine tra i vigneti tra Mersault e Saint Aubin, prima di riprendere l’autostrada. Aveva appena spiovuto, le nuvole si stavano disperdendo, l’aria era tersa e il paesaggio collinare brillava in sfumature di verde e marrone. Beh, ci ha ipnotizzato e ogni anno dobbiamo tornarci.
Dove bere e mangiare… Bene!
Un’unica piccola stanza, un luogo intimo e caloroso. Anche un po’ chiassoso, ma ci piace. Siamo un po’ allergici a quegli ambienti impersonali dove predominano il colore bianco, le luci sparate e i commensali bisbigliano. Che noia!
Menù fisso a pranzo (circa 30,00 euro), mentre a cena si possono scegliere anche à la carte i pochi piatti stagionali (buon segno: materia fresca e sprechi ridotti). La cucina è più onesta, anche se non memorabile.
A meno che tu non soffra di asocialità acuta, ricordati di prenotare il posto al grande tavolo conviviale (table d’hôte), perché innanzitutto non si sa mai di fare qualche incontro piacevole e poi sarebbe pure una figata condividere qualche bottiglia.
Non ti scordare che con la bella stagione si può pasteggiare anche nella corte interna, super gettonata.
Ma veniamo alla carta dei vini: semplicemente spettacolare! Borgogna, Jura e non solo, per tutte le tasche e per tutti i gusti… quindi sì, anche alcune etichette di aziende convenzionali, ma li perdoniamo, no?
Anche perché abbiamo pescato una bottiglia di Pouilly-Fuissé 2015 (Chardonnay) di Maison Vallette grandiosa: frutto giallo elegante al naso con leggere note di gesso e nocciola, rotondo e intenso in bocca con una giusta acidità. Ideale in abbinamento ai latticini onnipresenti nel menù.
Accogliente, tranquillo e informale, dove anche gli amici a quattro zampe sono ammessi. Siamo stati a pranzo durante la settimana, perché – attenzione! – sono chiusi il sabato e la domenica. Alla faccia delle logiche turistiche contemporanee, tiè!
Enoteca con cucina, è stata aperta dall’ex proprietario di Caves Madeleine e, a differenza di quest’ultimo, la carta dei vini da sfogliare non c’è, quindi puoi divertirti a scegliere scorrendo tra quelli esposti sugli scaffali (col prezzo ben indicato). Quanta roba naturale buona, vorresti aprirli tutti! E poi sulla parete accanto al bancone c’è una grande lavagna con elencati i missili. O gli unicorni… che va tanto di moda oggi.
Il menù offre una piccola scelta anche qui: alcuni piatti caldi del giorno (serviti dalle 12 fino alle 13.30 puntualissimi, quindi non arrivare alle 13,40 come noi… per ben 2 volte. Sigh sigh!) in aggiunta ai golosi piccoli piatti freddi, tra cui ricette locali come un jambon persillèe da leccarsi i baffi, la terrine de campagne maison e il tataki di manzo della pregiata razza charolaise di Borgogna… Per non parlare di quel fantastico vassoio di formaggi che fa capolino sul bancone.
Qui, tra un appunto di viaggio e un boccone, abbiamo piacevolmente sorseggiato una bottiglia di Pouilly-Venzelles – climat “Les Quarts” 2021 de La Soufrandière, uno Chardonnay giocato sul contrasto tra ricchezza e mineralità del sorso. Ci è dispiaciuto un sacco quando è finita.
Un ristorante da segnare come imperdibile. La struttura è molto bella e calorosa, distribuita su due piani e arredata con cura nei dettagli. La carta dei vini è eccellente con tante referenze della Borgogna biodinamica che piace a noi. Scorrendo la lista, il dito si è fermato sull’Emphase 2021 (Pinot Noir ottenuto da diversi appezzamenti con viti più vecchie di 70 anni) di Antoine Lienhardt; una bevuta altamente piacevole, ovviamente non ancora così complessa, fresca di frutta rossa con sentori floreali e speziati. Anche questa è finita subito. Bucata o siamo noi ad avere un problema?
Ma veniamo al cibo. Anche loro offrono un menù fisso (quello serale è a 34,00 euro) oltre alla scelta à la carte. Gli ingredienti seguono la stagionalità o, meglio, la quotidianità a seconda delle materie prime reperibili a km zero. Gli assaggi sono stati tutti veramente squisiti, in particolare abbiamo apprezzato la maestria con cui viene cucinata la verdura elevandola a protagonista del piatto. Indimenticabili gli asparagi bianchi con una salsina verde agrumata e una spolverata di aglio nero. Per dessert? Voilà les fromages!!
Siamo passati solo per un aperitivo serale. Ambiente nuovo e frizzante, gestito da uno staff giovane non ancora ben coordinato; bella la corte esterna al riparo dalla strada. In questo bar à vin hanno una grande carta dei vini (proprio un’antologia) da tutti i prezzi e da tutti i gusti, di cui la maggior parte non naturali. Diciamo che non ci ha entusiasmato, però siamo rimasti soddisfatti della bottiglia di Bourgogne – monopole Coteaux de Dijon – 2020 di Domaine de La Cras dell’abile vignaiolo naturale Marc Soyard. Un profumatissimo Chardonnay che ci ha travolti con un’elegante acidità che ne allungava il finale. Ah, piccola curiosità, la “civettina” disegnata sull’etichetta è appunto il simbolo della città di Digione.
Cosa ne dici di fare un giretto per negozi?
Davanti all’affascinante palazzo tardo-gotico Hôtel-Dieu (antico ospedale costruito nel XV secolo nonché edificio più simbolico della città) c’è un “tempio” multiculturale dove tutto quello che ti viene in mente riguardo all’enogastronomia, c’è. Sì, sì, tutto. Libri, riviste, oggettistica, poster, stampe e anche un’attenta selezione di bottiglie. Non conosciamo un altro negozio così ben rifornito su questo tema.
Quest’anno siamo riusciti a trovare aperto questo posto che ci incuriosiva tanto, visto che è sempre stato un punto di riferimento di alcuni amici fidati quando passavano da Beaune.
Siamo capitati in un tranquillo pomeriggio, nonostante le luci spente e la porta chiusa a chiave, c’era dentro la titolare, Pépita, che ci ha aperto con un sorriso timido ma gentile. Purtroppo suo marito non c’è più e sta gestendo tutto da sola. Abbiamo comprato alcune bottiglie tra le poche esposte nella sala d’ingresso, mentre il resto è rimasto nella penombra, ma avremmo dovuto approfondire perché quel luogo nasconde sicuramente qualche altro tesoro liquido.
Se al prossimo giro troveremo il tempo per approfondire, magari testando anche le sue doti culinarie, te lo faremo sapere.
Nonostante il negozio sia piccolo (NdAndrea: per modo di dire!), ha sempre un ottimo assortimento di vini naturali e, soprattutto, prezzi onestissimi. Purtroppo il cavista Fred si è spento a luglio 2024. Certo, la simpatia non era il suo forte, ma entrare era imperativo e lo è tuttora! Devi sapere infatti che quest’enoteca è un altro di quei segreti di pulcinella di ristoratori, influencer o presunti tali, come il negozio Les Jardins De St-Vincent ad Arbois di cui ti parlavamo nella nostra guida in due episodi sullo Jura.
Moutarderie Fallot depuis 1840
Sulla stessa strada de La Dilettante, quasi nascosta tra le case c’è una vera chicca: la fabbrica di senape Moutarderie Fallot depuis 1840. Qui è possibile prenotare online diversi tipi di esperienze all’interno del laboratorio e del museo (tariffa singola adulto a partire da 10,00 euro), oppure solamente entrare per fare acquisti. Nel caso anche tu fossi un amante di questa prelibatezza, il consiglio è fare il pieno dei mini vasetti di tutta la gamma. Ti fa gola quella tradizionale più piccante? O magari quella con ribes nero di Digione? Ah, ok, vai sul classico con quella coi semi…
Comunque, buona notizia: i loro prodotti si trovano in vendita sia nelle migliori botteghe della città che online.
Tour finale delle vigne completamente gratuito
Prima di salutarci, terminando, per adesso, questa piccola ma sicura guida per bere e mangiare bene nel cuore della Borgonga, lasciamo Beaune e facciamo un ultimo giretto panoramico nei dintorni. Vieni con noi?
Iniziamo con una piccola deviazione verso sud, passando attraverso il paesino di Puligny-Montrachet (inevitabilmente ci ricorda il vino – che non a caso bevono sempre i ricchi – nel film “Match Point”) per portarti a vedere alcuni tra i climat (nome locale per indicare i vigneti) più suggestivi della zona. Dai, non facciamo tardi, promesso!
Ora invece spostiamoci in direzione Côte de Nuits, sulla via principale D 974…
Serve davvero dirti cosa c’è nella foto?
… e poco più avanti, lungo Rue de La Montagne, sulla destra…
Per finire in bellezza, proseguendo lungo la strada D12 dove incontrerai sia il…
Finito! Visto? E adesso dove ci porterà di bello la nostra sete?
Nati a Carrara nei primi anni 80, non siamo altro che due appassionati di vino a tempo pieno e lavoratori in tutt’altro settore nel tempo libero. E infatti spendiamo tutto ciò che guadagniamo in vino, viaggi e pezzi di Modernariato con la m maiuscola. Da quando poi il nostro girovagare si è concentrato su etichette artigianali e buona cucina, anche e soprattutto grazie alle persone incontrate, ogni esperienza è risultata indimenticabile, rendendo inutile, oltre che praticamente impossibile, realizzare una classifica dei nostri posti preferiti. Se da sempre, per condividerne emozioni e ricordi, scriviamo a penna, con grande piacere, piccole guide per gli amici, adesso è arrivato il momento di farlo virtualmente qui su Enoplane.com. Pronto a partire con noi?