La strada sale dalla valle del fiume Aso verso le dolci colline del Fermano, dove svetta la torre civica ottocentesca di un antico paesino incantato, Petritoli, la nostra meta di oggi. Rimesso a nuovo negli ultimi 20 anni grazie agli investimenti di parecchi europei che se ne sono perdutamente innamorati (e come dargli torto?), è stato poi ribattezzato “il paese dei matrimoni”. Un po’ come è successo in Toscana a Cortona con gli americani, è ormai consuetudine vedere frotte di gente straniera vestita a festa gremire le stradine e scattarsi foto sotto i Tre Archi ogivali, l’ingresso trionfale al centro storico.
La mente torna indietro a quella sera d’estate lì in paese, seduti all’ aperto con le luci dei neon colorati riflesse nei calici, Simone che fa roteare il vino rosso nel bicchiere mentre ci dice: “C’ha un’energia strana sto paese, je se riconosce…cioè ha uno spirito edonista. Lo avvertite?”.
Chi è Simone? Tra poco te lo presentiamo. Intanto lo vedi quel distributore di benzina?
Sì, la location di Cantina Antisociale è fighissima: solo pensare che esista un’enoteca con cucina recuperata dall’autolavaggio adiacente alla stazione di rifornimento – attività di famiglia – dice già tutto. E quando cala la sera, i neon colorati delle vetrine si accendono come una giostra del luna park.
Da quasi dieci anni è tappa fissa per gli amanti e i professionisti del settore enogastronomico: non stupirti se come vicini di tavolo troverai produttori di vino, di pasta all’uovo (Campofilone è a pochi kilometri) oppure osti da tutto lo stivale.
Ci accoglie Simone Roberti, enotecario di cui sopra, con le sue camicie (appellativo coniato dal mitico Diego, il fondatore del “Tabarro” di Parma)… Di’ la verità: avevi mai incontrato un oste benzinaio? Sorridente e frizzante, anche lui come noi figlio degli anni 80, ha studiato Lettere e Storia dell’Arte, ma, dopo una vita per enoteche e un corso da sommelier, il mondo del vino ha preso il sopravvento. In che modo poteva quindi unire studi e passione? La risposta è ovvia: aprendo un wine bar, un po’ particolare, nella sua terra natìa. Era il 2015.
Ci tiene a sottolineare che verso questa scelta lo hanno indirizzato Eleonora Rossi e Marco Casolanetti, proprietari di Oasi degli Angeli, cantina della non lontana Cupra Marittima. Hai presente? Il più noto dei loro vini è il Kurni, un Montepulciano che fu proprio tra i primi acquisti fatti per Cantina Antisociale, come testimoniano la moltitudine di bottiglie seccate sul mobile accanto alla finestra. Che, tra l’altro, regala magnifiche cartoline sul paesaggio circostante: vedessi che tramonti!
Ma il Kurni non è l’unico tesoro non troppo nascosto, perché in questi anni ha fatto un’attenta ricerca, trovando diversi produttori ancora poco conosciuti.
Tuttavia, dall’apertura non è filato tutto liscio, eh. Ci sono voluti i salti mortali per portare avanti questa piccola grande avventura: immagina di alzarti presto la mattina per gestire l’unica pompa di carburante del paese, poi correre in casa a imbellettarti per aprire il locale alle 19, mantenendoti carico di energie fino chissà a quale ora della notte. Un doppio impegno portato avanti per ben 8 anni. Considera anche che nel frattempo sono nati due meravigliosi figli!!
Beh, oggi la puoi leggere sul volto di Simone la soddisfazione quando, verso fine servizio, si rilassa a chiacchiera tra i tavoli. “Ora che dal 2024 ho messo il self-service posso dedicarmi totalmente al locale….ahhh, finalmente!”
Come detto prima, una simpatica installazione a neon verde ci dà il benvenuto (vediamo se la individui tra le fotografie precedenti) e, varcata la soglia, abbiamo come l’impressione di essere dentro a una vecchia osteria: si respira il ricordo di quei vecchi circoli dove i social non esistevano ancora. Tempi sempre più lontani, già.
L’atmosfera è unica e trascorrervi un po’ di tempo è un’esperienza sensoriale, una full immersion di arti visive (quadri, sculture, libri, neon); l’arredamento è di recupero, ci sono pezzi di cucine anni ’50, le sedute in legno di un vecchio cinema, una porta azzurra diventata il pianale di un tavolo… Divertiti pure a scoprire da solo come sono stati riciclati oggetti di decenni fa. In sottofondo suona sempre della buona musica italiana, prediligendo gli anni Sessanta e Settanta. Insomma, tutto è uno stimolo continuo al godimento estetico. Pure nel bagno ci sono pezzi d’arte e citazioni letterarie. Te le racconteremo volentieri, ma non vogliamo mica spoilerarti tutto…
A differenza della pompa di benzina, la “cucina” offre un menù fisso ad un prezzo attraente: 35,00 euro escluso il vino. Si tratta di sette portate e un dolce, per il quale ogni volta c’è grande attesa. Perché? Perché le creazioni di Serena Cuccù non sono mai uguali alla volta precedente (su appuntamento puoi andarla a trovare nel suo laboratorio onirico nei dintorni di Petritoli). Ti va un assaggio virtuale?
Occasionalmente vengono poi proposte alcune collaborazioni culinarie con ospiti esterni, come quella con Gregorio Di Agostini, co-fondatore del Forno Brisa di Bologna, che ci ha scioccato col suo maritozzo farcito con la marmellata di arance amare del brianzolo Marco Colzani. Che goduria!
“Nella scelta dei piatti cerchiamo di valorizzare al massimo la materia prima, incidendo il meno possibile nella sua preparazione”. Per inquadrare meglio la situazione, ti proponiamo qui le fotografie di 6 piatti assaggiati nel corso di diverse serate – sì, ci siamo già stati un sacco di volte! -, in cui è sempre stata presente un’accurata selezione locale di formaggi (spesso dell’azienda Fontegranne, tra le migliori della regione) e salumi.
Ah! Ma prima una piccola curiosità: nel 2022 ha stazionato qualche mese ai fornelli di Cantina Antisociale lo chef Gabriele Eusebi, orgoglio marchigiano nato e cresciuto nel verde di queste colline, che oggi dirige la brigata del San Tommaso 10 a Torino, l’ultimo dei vari ristoranti stellati della sua carriera. La sua cucina per noi non ha paragoni, sofisticata nell’esecuzione, ma con ingredienti semplici, dove le erbe raccolte da lui stesso sono le vere protagoniste. “In ogni macchia di verde si può incontrare la meraviglia”. Se poi il tutto cucinato su due piastre a induzione e un microonde, nonché al prezzo del solito menù fisso, ancora di più! “Selvario, 42 erbe in cerca di autori” è la sua ultima fatica letteraria: noi non ce la siamo fatti scappare…
Anche la cantina non è male… Stiamo scherzando: la riteniamo semplicemente grandiosa. I prezzi delle bottiglie partono da 18,00 euro e oltre a un vasto repertorio di vini italiani, con grande attenzione a Barolo e Montalcino, il resto proviene quasi tutto dalla Francia tramite assegnazioni coltivate negli anni attraverso un’infinità di viaggi.
In caso di indecisione, c’è inoltre un vino della casa, bianco, che, pur risultando sempre interessantissimo, negli anni è spesso cambiato a seconda delle collaborazioni che Simone ha avviato in zona: uno Chardonnay imbottigliato dalla cantina locale Cameli Irene, un blend di uve Trebbiano e Pecorino del micro-produttore Lorenzo Catasta di Cantina Macondo… Dai, vogliamo darti una soffiata sul prossimo: un Trebbiano, vinificato insieme all’amico Massimo Marchesi e affinato in barrique, che uscirà tra 3 anni (Save the date!) riportando in etichetta il simbolo del locale, il cui originale è appeso proprio sulla parete davanti al bancone: una rivisitazione vagamente provocatoria de “La ragazza con l’orecchino di perla”, realizzata dall’artista locale Secondo Malaspina, ovvero lo zio di Fosca, la sua compagna.
Beh, tra le bevute più memorabili fatte da Cantina Antisociale, grazie anche alla condivisione di amici bevitori – per bere bene ricordati di circondarti di persone! – ci sono sicuramente queste…
Purtroppo è arrivato il momento dei saluti, lasciamo Simone con la sua brigata in fermento, in procinto di diversi cambiamenti: la creazione di una sala destinata sia alle degustazioni che alla vendita dei vini e l’ampliamento della cucina.
Lo sappiamo che starai già cercando il profilo di questo locale sui social, eh eh! Ma….sappi che non lo troverai. In effetti, potremmo definirla una cantina anti-socio-virtuale, dove il passaparola è ancora forte, contro ogni schema della comunicazione contemporanea. Datti da fare perciò: sai ancora come si fa un telefonata per riservare un tavolo?
Cantina Antisociale
Piazza Costantino Tamanti, 3
63848 Petritoli (FM)
+39 347 841 2381
Menù degustazione, 35,00 euro
Vini naturali in carta: sì
Nati a Carrara nei primi anni 80, non siamo altro che due appassionati di vino a tempo pieno e lavoratori in tutt’altro settore nel tempo libero. E infatti spendiamo tutto ciò che guadagniamo in vino, viaggi e pezzi di Modernariato con la m maiuscola. Da quando poi il nostro girovagare si è concentrato su etichette artigianali e buona cucina, anche e soprattutto grazie alle persone incontrate, ogni esperienza è risultata indimenticabile, rendendo inutile, oltre che praticamente impossibile, realizzare una classifica dei nostri posti preferiti. Se da sempre, per condividerne emozioni e ricordi, scriviamo a penna, con grande piacere, piccole guide per gli amici, adesso è arrivato il momento di farlo virtualmente qui su Enoplane.com. Pronto a partire con noi?