Ti è mai capitato di perderti per la strada che collega Oliena a Mamoiada? Non intendo letteralmente però. Invece di percorrere con passo spedito la statale 389 che passa per Nuoro, avventurandoti senza fretta per una delle sue polverose provinciali, magari al tramonto, potresti scoprire una Barbagia fatta di vigne a perdita d’occhio, pascoli popolati davvero e rigogliosi boschi incastonati tra le splendide colline che circondano il Massiccio del Gennargentu. Insomma, un territorio magico, dal potenziale naturale, gastronomico, produttivo e turistico che mi ha lasciato senza fiato. Proprio come uno dei suoi ristoranti: Abbamele Osteria (dal nome del tradizionale derivato sardo del miele) di Mauro Ladu.

Mamoiada e dintorni

Arrivati a Mamoiada, un paesino di circa 2500 abitanti, noto sì per le figure tradizionali dei Mamuthones e Issohadores, ma soprattutto per la rilevanza della sua produzione di Cannonau, dopo una breve passeggiata per il borgo, abbiamo subito varcato la soglia del ristorante inaugurato a fine 2020 in un ex-spazio della cantina Vike Vike (ancor prima appartenuto alla Fittiloghe).

Queste le fotografie scattate nel corso della cena. Dopo la scelta del più ampio tra i due degustazione (6 e 4 portate) proposti quel martedì sera, in aggiunta a una ristretta scelta di piatti alla carta estrapolati dai medesimi.

Cannonau di Sardegna DOC “Ghirada Fittiloghe” 2019 di Vike Vike

Appetizer

Pane carasau

Abbamele Osteria, Mamoiada (NU): impressioni e fotografie dal menu di uno splendido ristorante - Uovo 65

Uovo 65, salsa al pomodoro, pecorino fiore sardo e pane alle erbe

Salsiccia di pecora, melanzana, cipolla caramellata, caglio ed erbe di campo

Abbamele Osteria, Mamoiada (NU): impressioni e fotografie dal menu di uno splendido ristorante - Tortelli

Tortelli al ragu’, pecorino, pomodoro candito e olio al finocchietto

Manzo alla brace, carota, limone arrosto e maionese al lentischio

Galletto con purpuzza, patata, indivia belga e senape

Abbamele Osteria, Mamoiada (NU): impressioni e fotografie dal menu di uno splendido ristorante - Pesche

Pesche, mandorle e tè matcha

La cucina contemporanea di Mauro Ladu, giovane (ha un anno meno di me…) chef con già alle spalle un’esperienza ventennale in giro per il mondo, dimostra, sin dalle prime portate, una trama tecnica e saporita (attenzione però a non spingere troppo con la sapidità) distintiva, riuscendo, con mano ispirata eppure nodale, a valorizzare tutta la bellezza territoriale barbaricina di cui ti raccontavo all’inizio. La cromaticità dell’antipasto a base di salsiccia di pecora (che poi in realtà chissene) e un lieve eccesso nel galletto circa l’utilizzo della senape, comunque gestibile da ciascun cliente in autonomia siccome lucidamente posizionata, sono gli unici “ma” di un percorso emozionante, dove con piatti come l’uovo e i tortelli si toccano punte sublimi.

In sala Sarà Tavolacci, sua moglie, gestisce intelligentemente il servizio con ritmo ed esperienza, aiutata dall’uscita del marito per la presentazione di alcuni piatti. È lei che si occupa anche della “parte liquida”, una carta dei vini composta da un centinaio di etichette, anche naturali, dove ovviamente sono protagonisti Mamoiada e il Cannonau, ma trovano spazio, oltre a gran parte della Sardegna, anche una manciata di referenze provenienti da Toscana, Franciacorta, Rodano e Champagne. Noi ci siamo divertiti con il “Ghirada Fittiloghe” 2019 di Vike Vike, un elegante Cannonau da vigne giovani capace di accompagnare tutto il pasto con splendida beva, assai contemporanea, e intriganti profumi, servito al tavolo per 35,00 euro.

Tra i tanti detti e proverbi di Mamoiada si usa dire: “Narami hin chie abbittas, pro di narrer hie ses” (dimmi con chi vai e ti dirò chi sei). Beh, già potrai immaginarlo da solo, ma dopo questa splendida serata e ancor prima grazie alla mia “riscoperta” della Barbagia, io tornerò spesso e più che volentieri da Mauro, Sara e la loro Abbamele Osteria. Ci siamo capiti?

 

Abbamele Osteria
Corso Vittorio Emanuele III, 59
08024 Mamoiada (NU)
+39 0784 182 1324
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Menu degustazione:
4 portate, 40,00 euro
6 portate, 60,00 euro
Piatti alla carta da 10,00 a 18,00 euro, i dolci 6,00

Vini naturali in carta: sì, sardi

 

 

About the Author: Andrea “Enoplane” Penna

Nato a Genova non troppi anni fa (più o meno), passo l’adolescenza a chiedermi perché abbia sempre preferito un raviolo cotto sulla stufa a un’exogino, o ancora cosa mi avesse spinto, ancora infante, a scolarmi tutti i fondi di Moscato d’Asti lasciati incustoditi dagli adulti, dopo il brindisi di capodanno, incappando nella mia prima ciucca. Intanto, diventato prima Sommelier Professionista AIS e poi Assaggiatore ONAF, dopo svariate esperienze nel mondo della ristorazione, tra cui il servizio dei vini al ristorante “La Terrazza” del Belmond Hotel Splendido a Portofino, dall’ottobre del 2016 sono entrato a far parte dell’Elenco regionale degli Esperti Degustatori dei Vini D.O.C. presso la Camera di Commercio di Genova per poi bla bla bla… Perdonami, mi sto annoiando da solo. Beh, ti prego di mantenere il segreto, ma sappi che ancora oggi, nonostante sospetti sia colpa degli uomini della mia famiglia, del nonno paterno, commerciante di vino in giro per il nord Italia, di quello materno, agricoltore, combattente e scrittore, e di mio padre, agronomo mancato con il tocco per la fotografia, continuo a chiedermelo qui su Enoplane.com.

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